martedì 5 gennaio 2016

IAC -Italian Activity Contest 2016

Oggi (anzi, ormai ieri) è iniziata una nuova avventura.
Siamo entrati nello IAC.
Questo non è un contest come gli altri, in cui impegni uno o due giorni al massimo nel week-end e poi finisce. Non ti ci puoi dedicare stile mordi e fuggi anche solo pochi minuti, magari perchè hai acceso la radio per caso, e non ti ricordavi che c'era quel contest, e decidi di passare due o tre rapporti giusto per inviare il log.

Partecipare allo IAC vuol dire prendere l'impegno, per i 144Mhz, la sera di ogni primo martedì del mese di trovare un posto adatto a fare attività VHF, montare antenna direttiva su palo, partecipare a quattro intense ore di attivita per poi smontare tutto quando ormai è notte. Nei giorni successivi sistemare il log, trascriverlo su file e controllarlo con gli appunti sui pezzi di carta.



Dopo aver fatto SWL nella data dello scorso dicembre per capire che aria tirava con altri amici della sezione ARI di Lecco abbiamo deciso di partecipare in questo 2016.
Non siamo degli incalliti contester; a dire il vero abbiamo una visione tutta nostra ed alquanto anomala del lato "agonistico" del mondo radioamatoriale. E questa nostra visione si sposa bene coi contest italiani, meglio se in 144. E lo IAC, che è uno dei più anomali tra i contest nostrani in VHF, è un'ottima occasione per metterci alla prova, sperimentare, provare e vedere quali risultati possiamo raggiungere nel lungo tempo facendo esperienza di una certa costanza nel fare attività -cosa che ci manca- e che può solo portarci a migliorare di molto la gestione del setup e la sua ottimizzazione in relazione alle variabili in gioco (stagione, meteo, quota, risorse disponibili, logistica,...).
Il primo appuntamento si è concluso da pochissimo. Per l'occasione abbiamo optato per una, forse meno etica, stazione multioperatore in cui ogni singolo OM passava il proprio indicativo.

Setup:
ANT: Yagi 10 el. Diamond a 6m da terra alimentata da 10m di Aircel5
RTX: per la prima parte Yaesu ft-857 (PWR: 50W); per la seconda parte Elecraft KX3 (PWR:3W)
LOG: direttamente su PC con software QARtest
ALIM: generatore a benzina, alimentatore stabilizzato 220-12v per 857, batteria LiPO per KX3

Ci siamo tutti stupiti nel notare il fatto che il nostro "raggio di azione" non è minimamente variato nel passare dai 50W dell'857 ai miseri 3 del KX3.

Per le prossime date la configurazione e l'approccio del team sicuramente cambierà in maniera da atattarsi, di volta in volta, alle esigenze di tutti. Anche i partecipanti dovrebbero aumentare dai 3 di oggi.

Buon IAC a tutti!