sabato 15 aprile 2017

alimentazione per ogni occasione!




Per dare corrente al KX3 ho modificato svariate volte il cavetto originale elecraft.

Inizialmente avevo messo le classiche bananine poi, visto che la satoletta di derivazione 12V che avevo costruito pesa quanto la radio, sono giunto alla conclusione che non fosse proprio una soluzione ottimale. Così mi sono limitato a mettere un volgarissimo mammut a cui di volta in volta, cacciavite alla mano, collegavo uno spezzoncino di cavo con il connettore idoneo (faston per batterie al Pb, XT60 per le Lipo, bananine per gli alimentatori, coccodrillini per le cose arrabattare al volo).
Ma anche questa non era una soluzione ottimale.

Ho preso in simpatia il connettore XT60 anche se ho, per ripetute sfighe e guasti con questo sistema, abbandonato le comodissime batterie LiPo; con questo connettore non è possibile per sbaglio invertire la polarità (cosa non scontata col sistema mammut), si possono connettere e sconnettere rapidamente senza cacciavite ed inoltre sopportano dei discreti amperaggi quindi può essere utilizzato anche in sistemi non QRP.
Unico difetto è che sono di difficilissima reperibilità. Dal solito fornitissimo negozio di componenti non ne hanno. Volendo nei negozi di modellismo si trovano ma a prezzi stratosferici.
Vengono in aiuto i vari siti cinesi che vendono di tutto.

Ho saldato al cavo di alimentazione del KX3 il connettore XT60 maschio così da poterci eventualmente connettere direttamente una batteria con questo connettore.
Ho poi preparato vari cavetti con il connettore femmina da usare come adattatore:

-Bananina
-Coccodrilli (in realtà questo è di recupero da un caricabatterie guasto)
-Accendisigari (questo ha anche un fusibile da 5A ed un led che ne indica il funzionamento)

Il tutto, assieme al cavetto Elecraft, sta in una picolissima scatoletta Ikea che è finita nel set operatività del KX3. Questo dovrebbe aiutarmi a non ritrovarmi più nella triste situazione di poche sere fa... anche se la mia capacità di dimenticare cose supera ogni limite.


Alla fine il kit KX3 è così composto:


A SINISTRA
-Valigia stagna HPRC: dove solitamente sta il KX3

A DESTRA
-Sotto c'è la scatola leggera che utilizzo solo per SOTA o situazioni in cui c'è da minimizzare al massimo il peso (vedi articolo)
-Al centro un piccolo box con microfono e piccoli cavi RF (SMA-BNC per il modulo 144 Mhz, cavetto BNC-BNC in RG-174, codino cortissimo BNC-PL con barilotto in RG-58)
-Sopra la scatoletta con il kit di oggi


Ovviamente "l'idea" non è valida solo per il KX3 ma per tutte le stazioni QRP (ma non solo) e magari anche per l'utilizzo in varie situazioni di apparati veicolari bibanda utilizzati a potenze medio-basse.




giovedì 13 aprile 2017

non tutti i mali vengono per nuocere


Sono uscito di casa per provare lo IAC 50 Mhz, solito posto in JN45QT; non è una postazione ottima ma è a 10 minuti da casa.
Carico la macchina e parto.
Monto palo, antenna, cavo e non vedo l'ora di tirare fuori il KX3 dal letargo.

Improvvisamente mi rendo conto di aver dimenticato a casa la batteria. Non ne faccio un dramma, mi collegherò direttamente a quella dell'auto; tanto con quello che consuma il piccoletto non se ne accorge neanche.
Comincio a frugare nello zaino e ricordo: i cavi per collegare la radio alla batteria sono... di fianco alla batteria, a casa.

Un po' sconsolato (per non dire proprio incazzato) smonto tutto. Apro la birretta che avevo portato e mando ad un paio di altri OM la foto dell'antenna con scritto "già smontato, ho dimenticato la batteria, vado a casa" in pochissimi secondi arriva la risposta da Martino IU2IJW (neo patentato dall'ultimo corso) "prendo la batteria e arrivo in soccorso!"


Ricomincio da capo: palo, staffa, antenna, cavo. Martino ha portato la batteria e lo Yaesu ft-450. Era la radio che desideravo quando ho fatto la patente, poi ho trovato una super offerta per un vecchissimo ts-50 ed ho preso quello lasciandomi convincere dalla indole kenwoodista. Ma l' ft-450 è rimasta una delle poche giapponesi non Kenwood su cui mi sarebbe tanto tanto piaciuto mettere le mani, e Martino lo sapeva benissimo.
Così ho rimesso via l'Elecraft ben contento di poter finalmente giocare col piccolo HF base di casa Yaesu. 

Mentre facevamo collegamenti per lo IAC 50Mhz ci ha raggiunto anche ODU, poi siamo passati in HF dove a parte 2 collegamenti per il diploma dei 90 anni di ARI non abbiamo fatto altro se non aver perso la voce per tentare di collegare il Costa Rica e Canada che arrivavano piuttosto bene in 18 e 20 metri.
Da quel piazzale in HF non ci abbiamo mai fatto nulla nonostante le tante notti passate a tirare filari e fare chiamate anche con 100W ed antenne che altrove hanno fatto miracoli con potenze ben inferiori. E' già stato tanto collegare questa sera ARI Aosta in 80m. Ci metterei un bel cartello per avvisare tutti gli altri radioamatori "DA QUESTO PARCHEGGIO NON SI RIESCE A FARE NESSUN DX IN HF".

Comunque una serata in compragnia di altri OM è sempre piacevole... e finalmente ho potuto girare i pomelli del 450!