martedì 10 luglio 2018

FT8, una buona scusa per tornare in radio

postazione digitale con KX3, portatile e secondo monitor per waterfall e cluster

Non ho mai amato i modi digitali. La motivazione è una sola: finisco sempre a litigare con il computer.
In HF ho fatto -poca- attività in PSK-31. Una volta che ho visto che tutto il "sistema" funzionava ci ho fatto poche decine di collegamenti e poi l'ho dimenticato. La cosa più divertente dell'avventura in PSK è stata la costruzione della stupida interfaccina con gli optoisolaratori ed i quasi introvabili trasformatori 1:1 da 600 ohm.
In UHF ho un cinesino DMR che utilizzo senza sapere troppo bene come funzioni e che mi è stato gentilmente programmato da un socio della sezione, io mi limito ad accenderlo e a parlarci dentro quando capita.

Da tempo ero alla ricerca di una scusa per tirare fuori dall'armadio il KX3 che se ne stava li, in letargo da un anno esatto. In sezione mi hanno detto di questo nuovo modo digitale -l'FT8- inventato solo pochi mesi fa ma che si sta diffondendo con estrema rapidità e minaccia di mandare in pensione tutti gli altri modi (PSK in primis ma anche RTTY, JT9, JT65,...).

Si tratta di una modulazione FSK con una larghezza di banda di 50Hz. Ascoltando il suono che produce in USB somiglia molto ad OLIVIA mentre il mentre dal punto di vista pratico (interfaccia e operatività) è più simile al JT65. Per me che non mi sono mai spinto oltre il PSK è comunque tutta una novità.
Caratteristica importante per lo svolgimento del QSO è che questo metodo si basa su intervalli di tempo di 15 secondi. Questo, unito al fatto che il collegamento è estremamente standardizzato e stilizzato, oltre che praticamente tutto automatico permette di arrivare a mettere a log potenzialmente centinaia di collegamenti all'ora o - aspetto per me più interessante - di sfruttare quelle brevi e fulminee aperture della banda dei 6metri o divertirsi con l'airplane-scatter sui 2metri (e perchè no, anche di più).

Il collegamento tra radio e PC è molto easy. Avendo un portatile utilizzo una scheda audio esterna che mi consenta di sfruttare contemporaneamente line in e line out. Basta una qualsiasi schedina cinese da pochissimi € dato che entrambi i segnali sono mono, per comodità sfrutto quella che avevo usato per la sperimentazione dell'interfaccia SDR. Ovviamente l'uscita audio-cuffie del KX3 va nel line-in mentre il microfono nel line-out. Si collega poi il cavo KX-USB col quale il software controlla le impostazioni dell'apparato via CAT.

Dopo un paio di serate di ascolto e qualche tentativo di trasmissione giusto per perfezionare il sistema di comunicazione PC -> scheda audio -> radio questa mattina è arrivato il primo collegamento, in banda 20m, con il collega OK1KM dalla Repubblica Ceca. La potenza utilizzata è stata di 500mW (già, solo mezzo Watt) e come antenna il solito filo fuori dalla finestra in configurazione Windom corta.

Purtroppo anche questo sistema, che ha indubbiamente delle enormi potenzialità sia per sfruttare le aperture brevi di E-sporadico delle bande alte sia per vedere dove si può arrivare con potenze ridotte, ha subito l'invasione di gente che ci va giù pesante con la potenza spesso usando 100W se non di più per macinare QSO in automatico e fare log senza fatica. Notare che stando alle tabelle di equivalenza ufficiale 100W modulati in FT8 sono come 10KW in SSB. Mi chiedo che senso abbia portare a casa un QSO con questa configurazione.
La speranza è che chi utilizza in maniera impropria questo sistema, dato che l'HAM spirit sembra aver per sempre abbandonato questo pianeta, si limiti alle bande tradizionali dove è più facile fare traffico e lasci liberi le bande papabili di brevi aperure E-sporadico e le WARC.

Qui sotto la schermata del programma WSJT-X , creato dall'OM americano K1JT, che è in grado di gestire, oltre all'FT8, anche altri modi digitali. Il programma gestisce direttamente via CAT parecchie radio sia per quanto riguarda il PTT che il VFO. Sofware facilissimo da configurare e, nella sua semplicità, estremamente user-friendly.



A riprova delle grandi potenzialità di questo sistema di trasmissione la schermata di PSKreprter che mostra dove sono stato ascoltato facendo un paio di chiamate con la configurazione davvero poco efficiente di cui sopra e solo mezzo Watt in antenna:





Indubbio pregio di questo sistema è che la voglia di "sperimentare" questa nuova e -a detta di molti- rivoluzionaria modulazione mi ha fatto tornare dopo tanto tempo ON-AIR!
Ho aperto il log per segnare il collegamento ed ho notato che l'ultimo collegamento risale al 17/07/17 per cui sono lontano dalla radio da quasi un anno (a parte le assistenze con la sezione ed il pile-up contest fatto sempre come IQ2LC). Gli ultimi QSO tra l'altro erano in CW... e devo dire che smanettare col piccolo Elecraft mi ha fatto tornare la voglia di telegrafia.

venerdì 22 giugno 2018

QRZ.com: nuova APP e privacy

i pochi dati visibili da QRZ senza login


Quando in sezione saltano fuori i vecchi "Callbook", la versione radioamatoriale delle paginegialle, vien da sorridere pensando a quanto internet abbia cambiato anche le "pratiche operative" di questo hobby. Noi OM moderni siamo abituati ad accendere la radio e contemporaneamente aprire la home page del sito QRZ.com per visualizzare immediatamente dati anagrafici, biografia, foto, informazioni e posizione sulla mappa del corrispondente o del segnale che stiamo ascoltando.

Si può dire che non sei un radioamatore se non sei su QRZ.com: le stazioni non iscritte sono rarissime e quasi sempre il non trovare una corrispondenza significa aver capito male il nominativo.

Tra i dati riportati c'è anche -ovviamente- l'indirizzo dell'abitazione. Info essenziale per il recapito di QSL via diretta.

 Non ci si pone troppi problemi riguardo la privacy dato che l'iscrizione -necessaria per avere accesso pieno al database-  è subordinata all'invio di copia dei documenti di stazione come patente, licenza ed assegnazione del nominativo. Senza login è possibile visualizzare la pagina con le informazioni personali oscurate.

Ovviamente nel mondo degli smartphone anche QRZ ha la sua app ufficiale e parecchio tempo fa (si parla di ottobre 2016) mi ero reso conto che l'app -che consentiva di visualizzare tutti i dati al pari della pagina web- non prevedeva nessun tipo di login.
Mi sembrava assurdo... o quantomeno non coerente.

So benissimo che un malintenzionato è difficile che finisca su QRZ a cercare l'indirizzo di dove andare a rubare un Baofeng. E so benissimo anche che tra i radioamatori patentati (e quindi in regola per aver pieno accesso al sito) ci possano essere dei membri della Banda Bassotti.

Avevo quindi mandato una mail agli amministratori del sito chiedendo chiarimenti riguardo a questa scelta.

La risposta è stata semplice: La app non è creata direttamente dallo staff del sito e comunque secondo loro i dati possono essere visualizzati solo da persone con un account QRZ (non per forza radioamatori ma comunque utenti di cui QRZ abbia quantomeno una mail) sia dal sito che da Android.

Una risposta a mio avviso un po' sconcertante in quanto mi sembrava assurdo che lo staff del più famoso sito radioamatoriale al mondo non sapesse come funziona la loro APP ufficiale.

La mia reazione è stata semplice: ho tolto dalle mie info personali i dati riguardo la localizzazione della stazione e li ho sostituiti con la richiesta di inviarmi una mail per ricevere l'indirizzo a cui mandare eventuali QSL via diretta.

Negli ultimi tempi la APP di QRZ è finita nel dimenticatoio assieme a buona parte dell'attività radiantistica ma nei giorni scorsi, dopo aver ripreso in mano la radio per fare un po' di SWL ed aver preso un telefono nuovo, ho scaricato l'applicazione e... sorpresa! La prima schermata richiede i dati per il login.

L'app oltretutto è stata notevolmente migliorata nella grafica. Cercando un call appare una schermata con i dati principali ben impaginati: nome, cognome, QTH, locator, immagine del profilo, info addizionali su QSL e mail. La localizzazione della stazione può essere esportata su Google maps ma già dalla pagina iniziale ci sono distanza e direzione di puntamento. Come nella vecchia app anche qui un link apre nel browser la pagina vera e propria sul sito dove si può direttamente consultare anche la parte di biografia con dettagli, foto ed eventuale logbook.

Della vecchia app apprezzavo la leggerezza dei dati che permetteva l'utilizzo anche in condizioni di scarso segnale: le info base erano semplicemente testo (bianco su sfondo nero). Pochi dati: nome, cognome, info QTH e  link;  veloci da scaricare anche in situazioni in cui sarebbe praticamente impossibile aprire una pagina web. Spero che questa nuova grafica più ricca sia ugualmente veloce. L'app ha appunto senso quando si fanno attivazioni fuori casa, per la stazione fissa si userà più facilmente il pc.

Comunque, nel frattempo, ho ripristinato il profilo con tutti i dati visualizzabili.
Ora manca una cosa sola: tornare ON-AIR!