venerdì 29 gennaio 2021

Pat: Winlink da Linux - #2 da TNC Kenwood tm-d710e

 Una volta sistemato il software Pat configuriamolo per operare in 144 e 430 tramite una Kenwood tm-d710e.
Prima di iniziare assicuriamoci di avere a disposizione una porta seriale utilizzabile, eventualmente anche via convertitore USB (qui una piccola guida).

Installiamo il pacchetto per poter sfruttare il protocollo AX25 da terminale con il comando sudo apt-get install ax25-tools e successivamente inseriamo anche sudo /usr/share/pat/ax25/install-systemd-ax25-unit.bash .

Ora dobbiamo andare a modificare due file nelle librerie, più precisamente nella cartella /etc (cartella contente tutti i file di configurazione).
Per lavorarci abbiamo due metodi: il primo semplicemente aprire dal nautilus il percorso ed aprire il file con  l'editor di testo; il secondo apportare le modifiche direttamente dal terminale dal quale è possibile aprire i file con il comando nano.
In entrambi i casi è necessario procedere con privilegi di superutente dato che andiamo a toccare cartelle e file all'interno del kernel di Linux.
I comandi da inserire nel terminale sono sudo nautilus /PERCORSO/NOMEFILE per lavorarci tramite interfaccia grafica oppure sudo nano /PERCORSO/NOMEFILE per procedere da terminale.

Il primo file è /etc/default/ax25 dovrebbe essere semplicemente da controllare dato che i parametri di default dovrebbero essere corretti ovvero nome della porta wl2k, velocità in baud 1200 e percorso porta seriale /dev/ttyUSB0.


Il secondo file da  aprire è /etc/ax25/axports e qui dobbiamo proprio inserire una riga exnovo con la quale diciamo al software come comunicare tramite protocollo ax25 sulla porta wl2k dedicata al TNC del kenwood. Il file già contiene delle spiegazioni sul formato da usare e delle righe di esempio.
Inseriamo sotto la riga wl2k    NOMINATIVO    9600    128    4 Winlink.
Attenzione: è importate che il file axports non contenga righe bianche e che quella che inseriamo non sia preceduta dal # come quelle di esempio.

In ultimo apriamo da terminale la schermata di configurazione di Pat con comando pat configure. Scendiamo fino alle righe in cui si parla di serial-TNC (che di default è già nominato Kenwood) e modifichiamo il baudrate a 1200.

Qui sotto inserisco gli screenshoot dei file ax25 ed axports editati in maniera corretta:



Ora abbiamo configurato tutta la comunicazione che avviene tra Pat, il kernel di Ubuntu e la porta seriale RS-232.

L'ultimo passaggio è scaricare ed inserire nel giusto percorso i pacchetti contenenti le "istruzioni" del TNC del Kenwood tm-d710. Fortunatamente sono stati creati dei pacchetti .deb che basta scaricare ed installare.
Si trovano al seguente link https://packages.debian.org/bullseye/tmd710-tncsetup ed è necessario scegliere il tipo di architettura del proprio processore (verificabile tramite comando uname -m). Si installa semplicemente da apri con installa software e cliccando su installa dalla finestra del software center che si apre.

Se tutto è andato a buon fine siamo in grado di andare on-air.
Dal Kenwood verifichiamo che tutti i parametri del menù relativo al packet siano settati correttamente (AUX 529: int data bad:A;AUX 528: com port baudrate:9600bps;).

Non so per quale motivo ma Pat (almeno con questa configurazione) non è in grado di aprire il TNC e prima di procedere nel software è necessario accendere la radio, collegare il cavo seriale, impostare la frequenza ed avviare il TNC in modalità packet. Diversamente se tentiamo di andare in TX con la radio non impostata in modalità packet sarà necessario spegnere e riaccendere tutto altrimenti non andrà in trasmissione.

Apriamo la pagina di Pat ed andiamo su action → connect. Come Transport selezioniamo Serial TNC. Inseriamo il nominativo del nodo a cui vogliamo connetterci (completo di SSID). Non è necessario inserirla nella finestra connection.

Vedremo la radio connettersi al nodo e, di conseguenza, potremo seguire il log della connessione dalla finestra nera nella parte inferiore della pagina.

 

    •  RISORSE UTILI:
      -https://feeding.cloud.geek.nz/posts/using-kenwood-th-d72a-with-pat-linux-ax25/

      questa è la guida che ho seguito, più e più volte su macchine virtuali arrivando sempre ad un vicolo cieco. Controllando bene i messaggi di errore ho sospettato che il problema fosse al punto 7. Sospetto che i pacchetti di configurazione del TNC siano dedicati a SO con architettura diversa dalla mia.

      -https://packages.debian.org/source/bullseye/tmd710-tncsetup
      qui è dove ho trovato una variegata disponibilità di file autoinstallanti per il TNC del Kenwood 710.


      SETUP:
      Kenwood tm-d710e
      Lenovo ThinkPad T510
      Hamlet USB to RS232
      cavo RR232 - mini din per Kenwood autocostruito
      Ubuntu 20.04 LTS
      per prove e smanettamenti Ubuntu 18.04LTS su macchina virtuale



martedì 26 gennaio 2021

Pat: Winlink da Linux - #1 via server web

PREMESSA: il #1 del titolo sottintende il fatto che ci saranno altri articoli a riguardo; teoricamente il progetto sarebbe di impiegare da Ubuntu:

  • parte#1: Winlink via server web
    (ma non ci possiamo certo fermare qui, altrimenti uso Google se devo mandare e ricevere mail via internet)

  • parte#2: Winlink via Packet VHF/UHF con TNC  Kenwood
    (bello il tmd-710e)

  • parte#3: Winlink via Packet VHF/UHF senza TNC fisico
    (e qui le cose si complicano, devo aver sbattimento di configurare una scheda audio esterna, un TNC virtuale e fabbricare cavini e cavetti vari)

  • parte#4: non vogliamo provare ad andare in HF?
    (ovviamente senza modem Pactor che costa un occhio; moooooore difficult!)
  • parte#5: a questo punto spendiamo 30€ per un Raspberry e mettiamo tutto li


Non ci spero troppo però: di 100 progetti che incomincio è già tanto se ne finisco uno. Ed in più per portare a termine i punti #1 e #2 mi ci sono voluti ettolitri di caffè per sopportare due week-end di notti insonni spese tra comandi da terminale e modifiche a file nelle librerie.

Non che non ci siano guide o tutorial sul web…. ma nessuna è completa al 100% e tutte partono dal presupposto che vengano consultate da nerd abituati a tali operazioni (ti si dice COSA devi fare ma non COME lo devi fare o si fanno riferimenti ad operazioni banali e scontate per un programmatore ma sconosciute ad un fantozziano esordiente totale). Già, perchè non solo Pat non è presente nel software center di Ubuntu ma… udite udite… per essere leggero e girare bene anche sui più microscopici Raspberry non ha interfaccia grafica! Quindi per modificare parametri e settaggi non ci sono simpatici menù a tendina e finestrelle varie ma è necessario andare a modificare con taglia e cuci dei file nelle librerie. Che gran divertimento! [dov'è la faccina che picchia la testa contro il muro quando serve?]

PS: se conoscete qualche smanettone offritegli una birra in cambio del suo aiuto; vi risolverà tutti e 5 i punti in circa 20 minuti. Ma non avrete la soddisfazione data dall'aver imparato qualcosa. 

fine premessa.

La schermata di Pat da Firefox ed il terminale con aperto pat config


Iniziamo dalla parte facile: dal sito di Pat clicchiamo su download e scarichiamo il file . deb (scegliamo quello che più ci rappresenta, nel mio caso Debian/Ubuntu/Mint ma ce ne sono versioni ottimizzate per Raspian o altri sistemi Linux generici); tasto destro sul file e selezioniamo apri con installa software.
Verrà aperto in una pagina di Ubuntu software center nella quale clicchiamo su installa.


A fine installazione apriamo il terminale e diamo comando pat configure

Modifichiamo la schermata inserendo il nostro call e la nostra password Winlink (la stessa che usiamo su RMS Express o altri client, se non abbiamo mai usato Winlink è il momento di registrarsi nel sistema). Nel parametro http_addr  notiamo che di default è impostata la porta 8080 via localhost. Sul web ho trovato che è consigliabile modificare la porta 8080 perchè può essere usata da altre app. Al posto di localhost:8080 scriviamo l’indirizzo 0.0.0.0:5000.

Per avviare la sessione di Pat visualizzando una pagina comodamente nel browser (questa funziona anche senza internet ovviamente) inseriamo nel terminale il comando pat http dopodiché, lasciando la finestra del terminale aperta, apriamo il browser ed inseriamo l’indirizzo 127.0.0.1:5000 (localhost:porta). 

Visualizzaremo una pagina da cui possiamo gestire il traffico mail via Winlink in maniera del tutto paragonabile ad un qualsiasi client di posta. 


Per effettuare una connessione ai server via internet andiamo su action → connect.

Sia aprirà una casella da cui andremo a selezionare nella finestra (select alias) telnet. Premiamo su connect per avviare la connessione ai server del sistema Winlink. Esattamente come se stessimo facendo traffico via radio, o come avveniva con la posta elettronica prima dell'arrivo delle ADSL, la connessione resta aperta pochi secondi (quello che serve per spedire eventuali messaggi presenti nella cartella outbox e verificare ed eventualmente scaricare mail dirette a noi presenti nei server) dopodichè si interrompe. Riusciremo a visualizzare, scrivere e gestire la nostra posta ma senza alcuno scambio di dati coi server.

Per testare che effettivamente funzioni possiamo inviarci una mail da qualsiasi servizio mail “tradizionale” (gmail, hotmail, yahoo,...); il nostro indirizzo sarà NOMINATIVO@winlink.org;
Allo stesso modo possiamo scrivere da Pat una mail indirizzata ad un indirizzo mail "tradizionale" che comparirà nella casella outboox e, alla prima connessione, verrà inviato e spostato in sent.
Nella finestra nera a fondo pagina possiamo seguire il log delle operazioni e visualizzare se la connessione esterna, che sia radio o web, vada a buon fine o se vi è qualche tipo di errore.

La sessione di Pat viene automaticamente terminata ad ogni riavvio di computer o chiudendo la finestra del terminale da cui abbiamo dato comando pat http per cui sarà necessario procedere a digitare tale comando ogni volta che vogliamo impiegare Pat sfruttando il browser.


E’ possibile impostare il pc in maniera tale che avvii la connessione tra Pat ed il browser in automatico; per far questo da terminale digitiamo i comandi sudo systemctl start pat@NOMEUTENTELINUX e successivamente sudo systemctl enable pat@NOMEUTENTELINUX (sostituendo USERNAMELINUX con il nome utente impiegato sul pc).
Riavviamo il pc in maniera tradizionale o tramite comando reboot. Noteremo che siamo in grado di accedere alla pagina di Pat da browser senza dover avviare il servizio dando comando da terminale.


Nel caso volessimo andare di volta in volta ad avviare Pat manualmente al posto di tenere la connessione sempre attiva (non sono sicuro ma penso che un minimo di risorse di sistema le tenga impegnate a lasciarlo sempre attivo in background, ma non sono sicuro) saltiamo questi ultimi passaggi ma ricordiamoci che sarà necessario dare da terminale il comando pat http e che la finestra di terminale da cui abbiamo dato l’imput dovrà sempre rimanere aperta per tutto il tempo in cui impiegheremo il sistema Winlink tramite browser. Se fosse necessario nel frattempo impiegare il terminale per altro è sufficiente aprirne una nuova scheda da file → nuova scheda.

Comunque oltre che da una pagina del browser è possibile usare Pat anche direttamente da terminale: digitando semplicemente pat visualizzeremo i comandi necessari (ad esempio con pat compose scriviamo una mail) ma dal browser è decisamente più intuitivo e facile; considerando che ovviamente non serve connessione ad internet per visualizzare la pagina dal browser non vi è nessun motivo per complicarsi la vita da terminale.


SETUP:
Lenovo ThinkPad T510
Ubuntu 20.04 LTS
per prove e smanettamenti Ubuntu 18.04LTS su macchina virtuale

lunedì 18 gennaio 2021

APRS con Xastir ed il Kenwood 710

 
Non facevo APRS da quando non ho più Windows sul pc... ma pochi giorni fa ho conosciuto Xastir e sono subito tornato on-air!
 Xastir è software open-source per la gestione delle attività APRS utilizzabile su molte distribuzioni Linux. Questo software, sebbene dal punto di vista dell’interfaccia grafica sia piuttosto minimale (viene usato molto su Raspberry ed altri sistemi di mini-pc in cui la leggerezza è tutto), permette di gestire al 100% tutte le possibilità offerte dal sistema APRS.

Innanzitutto, se dobbiamo impiegare un TNC esterno (come ad esempio quello integrato nel Kenwood tm-d710e), dobbiamo essere in grado di sfruttare una porta seriale; qualora dovessimo impiegare un adattatore RS-232 - USB qui c’è una piccola guida sulla procedura che ho impiegato.

Per l’installazione occorre procedere da terminale dato che Xastir non è presente nel software center di Ubuntu. Basta semplicemente inserire il comando sudo apt-get install xastir ed i pacchetti verranno scaricati ed installati in automatico. Pochi istanti dopo vedremo comparie l’icona di Xastir tra le nostre applicazioni.

Aprendo il programma noteremo che è in lingua inglese e non vi è modo, nei vari menù, di selezionare altro. Chiudiamo l’applicazione e torniamo sul terminale inserendo il comando xastir -l italian; il programma a questo punto si aprirà nuovamente e da ora in poi, anche anche cliccando sull'icona, si avvierà in italiano.

Iniziamo con le configurazioni base: dal menù dati → configura → dati stazione possiamo accedere alle impostazioni di base della stazione (nominativo, coordinate manuali, simbolo e messaggio di commento), mentre da dati → configura → temporizzazione possiamo impostare altri paramentri fondamentali come l’intervallo base di trasmissione del beacon o per quanto tempo visualizzare sulla mappa una stazione dopo la sua ultima trasmissione. Se volessimo impiegare Xastir da una postazione mobile è disponibile anche un menù apposito per lo Smartbeaconing.

Possiamo scegliere anche dal menù mappe il tipo da visualizzare. Di default parte con delle cartine semplicemente disegnate in maniera stilizzata senza riferimenti geografici, leggerissime e disponibili off-line; in alternativa scegliendo tra i server  on-line disponibili il programma andrà a scaricare di volta in volta il foglio necessario rispetto alla zona e all'ingrandimento richiesto (sembra la stessa cartografia integrata anche nel D-rats). E’ ovviamente possibile scaricare delle mappe da inserire nell’apposita directory da utilizzare off-line. Per quanto riguarda le informazioni visualizzate  bisogna andare in visualizza → visualizza filtro.

Ora andiamo a connettere il TNC del nostro Kenwood tmd-710e a Xastir.

Dal menù interfacce → interface control ci si aprirà una schermata con tutte le connessioni che abbiamo creato per Xastir (ovviamente al momento sarà vuota). Premiamo su aggiungi e selezioniamo il tipo di connessione che desideriamo creare; nel nostro caso sarà TNC seriale ma, se avessimo un tmd-710Ge suppongo che scegliendo TNC seriale con GPS riusciremmo ad importare su Xastir anche le coordinate GPS dall’apparato.

Aperta la schermata di configurazione del TNC inseriamo i dati richiesti:

TNC port: la porta seriale in uso (da adattatore RS232-USB dovrebbe essere /dev/ttyUSB0 )

Commento: possiamo inserire un riferimento che ci possa essere utile per identificare la connessione (ad es. "tmd710" o "prova")
 

Controlliamo anche che sia spuntata la casella che permette a questa connessione di andare in TX. Si può decidere di spuntare la casella attiva all'avvio se vogliamo che questa connessione si apra automaticamente all’avvio del programma, io preferisco non usare questa opzione in quanto preferisco dover dare un imput per aprire il TNC così evito che avviando il programma la radio vada in TX senza che il resto dell'apparecchiatura sia pronto a trasmettere (tipicamente prima che abbia controllato che l'antenna sia collegata).
Altro parametro da configurare riguarda il nome dei file di configurazione del TNC. Per trovarli bisogna aprire dal nautilus i percorsi /usr/share/xastir/config oppure /usr/local/xastir/config e cercare i file relativi al TNC desiderato. Nel nostro caso si chiameranno tnc-startup.d72_d710 e tnc-stop.d72_d710 (vanno indicati solo i nomi senza l’estensione .sys, non bisogna aprire o modificare i file stessi ma solo prendere nota del nome). Questi file contengono le istruzioni che servono al programma per abilitare, pilotare e disabilitare il modem della radio senza agire fisicamente su di essa;
Se non volessimo inserire i file di configurazione si può comunque utilizzare il TNC impostandolo manualmente sulla radio in modalità PACKET12 (in modalità APRS funziona solo in RX e vedremo le stazioni sia nel software che sul pannello della ricetrasmittente mentre per un impiego corretto saremo in grado di visualizzare le stazioni solo all'interno di XASTIR in quanto la parte "logica" della radio non viene utilizzata).


Lato radio dobbiamo solo assicurarci da menù che la porta COM sia abilitata (menù 604  APRS - COM PORT), sia impostata sul VFO effettivamente in uso (menù 529 - AUX - INTERNAL DATA BAND PACKET),  ed abbia la stessa velocità impostata nel software (menù 528 - AUX - COM PORT BAUDRATE, consigliata 9600).

Per il resto gli altri parametri impostati nel menù APRS non influiranno sulla trasmissione: verranno completamente bypassati in quanto il TNC eseguirà esclusivamente i comandi provenienti da Xastir (per comodità possiamo lasciare ad esempio le impostazioni che utilizziamo in /m senza pc).

Con questa configurazione siamo perfettamente in grado di gestire a pieno la nostra operatività APRS con Xastir e l'apparato Kenwood tm-d710.

Aprendo il pannello di controllo delle interfacce vedremo una riga con la periferica aggiunta. Se non abbiamo spuntato l’avviamento automatico risulterà disattiva; basterà selezionarla e cliccare su avviva per vedere Xastir accendere il TNC della radio. Al contrario cliccando su ferma il TNC verrà spento e non vedremo più nè il traffico in ingresso nè il nostro beacon andare in tx.

Un’ulteriore passo, molto utile per curiosare nel mondo APRS anche quando non abbiamo un sistema radio a portata di mano, può essere quello di impostare una seconda connessione - questa volta via internet. Torniamo nel pannello interfacce→ interface control ed aggiungiamo una nuova connessione selezionando la voce server internet. Sul web si trovano numerosi server ed i relativi indirizzi. Io utilizzo l’indirizzo euro.aprs2.net , per funzionare è necessario inserire la password legata al nominativo impostato nel programma. Qualora abbiamo già usato il sistema APRS con altri software dotati di interfaccia web (UIView, APRSdroid,...) ne sarete già in possesso altrimenti vi sono alcune pagine web in grado di calcolarla inserendo il proprio call, ad esempio:
https://www.iz3mez.it/aprs-passcode/


Anche in questo caso tramite il pannello interfacce possiamo attivare e disattivare la connessione al web come se fosse un TNC.


Nello screenshot ad inizio articolo vediamo le configurazioni da me impiegate sia per il Kenwood tm-d710e che per la connessione al web server.

Manca solo di curiosare un po’ nei menù per prendere confidenza con il software.

Appena l’ho configuarto, inserendo la frase “testing Xastir” tra i commenti sono stato contattato da un OM milanese, anch'egli intento a provare Xastir. Abbiamo chattato un po’ tramite i messaggi packet. Ho così messo a log il mio primo QSO APRS via Xastir!



SETUP:
Kenwood tm-d710e
Lenovo ThinkPad T510
Hamlet USB to RS232
cavo RR232 - mini din per Kenwood autocostruito
Ubuntu 20.04 LTS

 

domenica 17 gennaio 2021

Porte seriali via USB su UBUNTU

Utilizzo Ubuntu da 10 anni o forse di più… ma sono un utente ignorante, ben poco ho capito del suo funzionamento in tutto questo tempo. Negli anni questo Sistema Operativo si è evoluto molto divenendo ultimamente decisamente user-friendly, quantomeno nelle sue funzioni base.
Navigare sul web, creare file con LibreOffice, gestire archivi di foto/video, guardare un film in streaming, partecipare ad una videoconferenza… sono tutte cose che si riescono a fare facilmente senza nessuna conoscenza informatica. Si installa il sistema operativo nella variante scelta, si apre il Software Center (simile all’App store di Google o Apple) e si installa ciò che serve. Le prime versioni di Ubuntu che utilizzavo non avevano neanche questa “scorciatoia” e bisognava scrivere dei comandi nel terminale anche per l’installazione dei programmi base.

Ma se vogliamo andare oltre? Bhè li iniziano i problemi e sebbene ultimamente il web sia pieno di risorse anche in italiano la strada è in salita. Vogliamo connettere una radio al PC? Ci serve un adattatore RS232-USB, aggeggio che anche in Windows capitava mi facesse imprecare… su Ubuntu ci ho dovuto picchiare la testa per giorni (e sarei qui ancora se non fosse intervenuto Marco IZ2LVZ/PA1ABE ad assistermi nella parte finale della configurazione).

Partiamo dall’inizio: l’acquisto dell’adattatore seriale-USB. Questo consiglio vale non solo per Ubuntu ma anche per Windows e Mac.

La Prolific, azienda che per prima ha creato il chip PL2303 di conversione seriale-USB ha visto negli anni nascere molti cloni dal dubbio funzionamento. Mi è capitato di utilizzare adattatori per programmare radio che facessero i capricci. Un’accurata scelta del prodotto, magari evitando quelli dal costo di gran lunga più basso della media, è già una buona base di partenza per evitare lunghe sudate in un secondo tempo.

Io ne ho uno marchiato Hamlet che acquistai poco dopo il tm-d710, costava 15€.

Teoricamente (e nel mio caso è stato così) inserendolo in una presa libera il Ubuntu dovrebbe già essere in grado di riconoscerlo. Per capirlo apriamo il terminale ed inseriamo il comando dmesg. Otterremo una lunga risposta ma quello che ci interessa sarà verso le ultime righe dove troverete qualcosa tipo:

[11663.596557] usb 1-1.2: New USB device strings: Mfr=1, Product=2, SerialNumber=0

[11663.596560] usb 1-1.2: Product: USB 2.0 To COM Device

[11663.596562] usb 1-1.2: Manufacturer: Prolific Technology Inc.

[11663.597038] pl2303 1-1.2:1.0: pl2303 converter detected

[11663.600039] usb 1-1.2: pl2303 converter now attached to ttyUSB0


Se i messaggi che vediamo sono simili è una buona cosa perchè non sarà necessario installare i driver a mano (cosa non semplicissima in Ubuntu); ma non è ancora ora di cantare vittoria. Da qui a poter usare la porta seriale la strada è lunga… gli utenti Linux sono abituati ad un concetto di “plug and play” un po’ diverso da quello degli utenti Windows.

Proviamo ora a digitare il comando dmesg | grep tty col quale possiamo visualizzare le porte seriali viste dal computer. Il risultato dovrebbe essere simile a questo:

[ 3358.535733] usb 1-1.2: pl2303 converter now attached to ttyUSB0

[ 4311.967573] pl2303 ttyUSB0: pl2303 converter now disconnected from ttyUSB0

 

Le porte seriali si chiamano tty seguite da un numero (tty0 equivale a COM1 nel mondo Windows) ma il nome è tale solo se la porta è nativa; in questo caso vedete ttyUSB0 (che significa COM1 su adattatore USB). Ma come si può vedere risulta “attached” ma “disconnected”. Praticamente Ubuntu ci sta dicendo che la porta c’è ma non la possiamo utilizzare.

NOTA IMPORTANTE: all’interno dei software quando bisogna configurare le periferiche seriali non è sufficiente scrivere il nome della porta seriale impiegata (ad. es. ttyUSB0) ma è necessario indicarne il percorso che in questo caso sarà /dev/ttyUSB0.

E’ necessario dare all’utente i permessi per utilizzare questa porta. Sempre da terminale  digitiamo sudo chmod 777 /dev/ttyUSB* per dare all’utente con cui siamo loggati i permessi per usare tutte le porte ttyUSB. Facendo una prova al volo e vedremo che siamo in gradi di gestire, ad esempio, un TNC esterno.

Finita qui? Non proprio! Se spegniamo e riaccendiamo il pc ci accorgiamo che la porta seriale non funziona più. Solo inserendo a terminale nuovamente sudo chmod 777 /dev/ttyUSB*  tutto tornerà a funzionare. Bisogna allora inserire il comando sudo adduser $USER dialout per dare all’utente i permessi in maniera permanente. Si riavvia un’ultima volta e finalmente tutto funzionerà regolarmente.


Devo ringraziare Marco IZ2LVZ/PA1ABE che mi ha dato una grossa mano, non ci fosse stato sarei ancora li a leggere guide e discussioni sui forum di Ubuntu. Capendoci poco o nulla può essere che abbia scritto qualche castroneria spaziale… nel caso lasciate un commento con la correzione. Grazie!


SETUP:
Lenovo ThinkPad T510
Hamlet USB to RS232
Ubuntu 20.04 LTS